Un volume raccoglie le immagini delle 50 opere all’interno di 15 location cittadine
“Ecco una mostra senza biglietti di entrata, senza orari e giornata di chiusura, aperta di giorno e di notte, mutevole al mutar della luce, presente e viva anche nel buio, senza paura della pioggia o del vento, pronta a salutare il sole del primo mattino. Il silenzio solenne delle grandi stele si incrocia coi nitriti, i belati, i gridi di bronzo dei tanti animali disseminati per la Città. Versi mentali, che si sentono con l’anima, su un’altra frequenza dello spirito, non con l’udito.” Così Alessio Alessandrini, autore della prefazione del catalogo, descrive la mostra “Celiberti a Pordenone” che ha portato circa 50 opere del maestro in 15 location cittadine. Realizzata da Pordenone Fiere con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale e co-organizzata dalla Fondazione Friuli, con il supporto di ITAS Assicurazioni e Schneider Italia, la mostra è stata allestita a gennaio come fuori-salone delle manifestazioni Pordenone Antiquaria e Pordenone Arte e rimarrà in città fino alla fine di aprile 2021. L’iniziativa è diventata oggi, con le limitazioni legate all’emergenza sanitaria, l’unica occasione per visitare una mostra d’arte in città proprio perché si tiene fuori dai luoghi canonici, musei e gallerie, ma all’interno di piazze, strade e cortili. Sculture monumentali, in gruppo o solitarie, accompagnano il pubblico che passa loro accanto, lo fanno rallentare, gli fanno scoprire nuove prospettive del paesaggio e nuove profondità del proprio animo: dal piccolo monolito di pietra posto davanti al cinema Verdi, al gregge di pecore e capre che riempie di silenziosi belati il prato del Parco Galvani. Dal branco di cavalli preistorici in piazzetta Calderari alla grande croce adagiata sul sagrato del Duomo, a ricordare la caduta di Cristo nella salita al Calvario. Dal corvo che difende il suo nido in piazza Risorgimento all’altissimo gufo che vigila sul via vai di piazza Cavour. Dal grande e drammatico cavallo impennato di Largo San Giorgio alle stele che danno il benvenuto a Pordenone quasi sulla riva verde del Noncello. Tutte queste opere sono state fotografate nel dettaglio e nella loro ambientazione urbana e inserite all’interno del catalogo che è stato stampato in ricordo di questo storico evento per Pordenone. Il prezioso volume è stato presentato giovedì 19 novembre con un evento virtuale in diretta Facebook. Erano collegati attraverso la piattaforma Zoom: Renato Pujatti, presidente di Pordenone Fiere, Eligio Grizzo, vicesindaco di Pordenone, Giuseppe Morandini, presidente Fondazione Friuli e il maestro Giorgio Celiberti che proprio in questa giornata festeggia il 91esimo compleanno. La figura di Celiberti viene presentata con tanta profondità nel catalogo attraverso l’introduzione del giornalista Luigi Mascheroni che descrive una giornata di lavoro nel suo studio. “Sono felice di questa mostra a Pordenone, una città che ho sempre amato e ringrazio tutti voi che avete ospitato con tanta gentilezza le mie opere – le parole di Giorgio Celiberti durante la presentazione- Sono al lavoro per preparare un libro dal titolo “Il sacro nell’arte di Celiberti”. Un’idea che sto elaborando da un po’ di tempo e conto di realizzarlo entro i primi mesi del prossimo anno. E’ un progetto a cui tengo molto”.
“Quando abbiamo pensato a questa mostra nel 2019 non avevamo idea di quello che sarebbe successo al mondo con l’arrivo del virus. Mi piace pensare che forse queste opere siano state un aiuto a superare i momenti più bui per i pordenonesi che ci passavano accanto o che le guardavano dalle loro finestre – il commento di Renato Pujatti presidente di Pordenone Fiere –. Sono convinto che l’arte, veicolo di bellezza attraverso l’opera degli artisti, può infondere conforto, gioia, speranza nell’animo di tutti. Il catalogo che presentiamo oggi resterà a ricordo di questa storica mostra per la nostra città che amplia e da un nuovo significato alla mission di Pordenone Fiere, “Energia per il Territorio”. Vogliamo essere un motore di crescita per la nostra comunità non solo offrendo occasioni di business agli imprenditori ma anche diffondendo arte e bellezza”. “La mostra a cielo aperto delle splendide sculture di Celiberti risponde perfettamente a quell’idea di arte e cultura diffuse e aperte che ci piace – il commento del vicesindaco Eligio Grizzo -. Un’arte che esce dal contesto museale per abbellire e valorizzare il contesto urbano, le vie e le piazze. Ringraziamo di cuore l’artista per aver scelto Pordenone”.
“Complimenti per la qualità del vostro lavoro, presidente Pujatti, e per la capacità di integrare l’attività della fiera con iniziative culturali come questa” – nell’intervento del presidente della Fondazione Friuli , Giuseppe Morandini.
Il catalogo sarà distribuito da Pordenone Fiere e i proventi saranno destinati alla Fondazione CRO di Aviano.